Le gengive che sanguinano sono spesso il campanello d’allarme che il nostro corpo lancia per comunicarci che qualcosa non va. Ignorare il problema, perseverando nelle stesse cattive abitudini d’igiene orale, sperando che il sanguinamento possa scomparire un giorno o l’altro, è l’approccio più sbagliato da adottare.
Il sanguinamento cronico delle gengive è provocato da un’infiammazione del tessuto gengivale conosciuta col termine di gengivite che, se non curata tempestivamente, può portare alla degenerazione della patologia, evolvendosi in piorrea o parodontite, infezioni gravi che possono portare al riassorbimnto dell’osso e alla conseguente perdita di uno o più denti.
La causa principale della gengivite è senza dubbio la scarsa igiene orale, l’alleato numero uno nella formazione di placca, tartaro e proliferazione batterica all’interno delle pareti del cavo orale. Talvolta però le cause possono essere associate a fattori che non coinvolgono direttamente l’igiene orale, come fumare o masticare foglie di tabacco, una dieta non equilibrata ricca di zuccheri raffinati e grassi idrogenati, un’otturazione danneggiata e una predisposizione genetica. Da non sottovalutare inoltre i cambiamenti ormonali dovuti alla gravidanza, spesso causa di sensibilità dentale che espone la gestante a un rischio maggiore di contrarre infezioni del parodonto che se non curate potrebbero nuocere alla salute del feto.
Come rimediare? Se trattata con la giusta tempistica, la gengivite è facilmente curabile, associando a una corretta pulizia dei denti una terapia farmacologica laddove fosse necessaria. Riconoscere il problema sottoponendosi a una visita dentistica è il primo passo verso la guarigione.